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Archive for the ‘Natura’ Category

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nuova pozza

 

 

 

 Dopo alcuni mesi di abbandono…. non abbiamo resistito e…..ci siamo rimessi a scavare.

Recuperato un nuovo telo, allungate le sponde, sistemati i declivi ed aumentata la profondità,  siamo di nuovo pronti per ricreare il nuovo ambiente palustre.

Prima pioggia

 

Un temporale  ha già provveduto a riempire la pozza sufficientemente per far ripartire la naturalizzazione dell’ambiente. Attendiamo ora le nuove pioggie per  aumentare il volume e rinnovare la biodiversità di questa piccola zona umida.

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..una buca vuota.

 

 

 

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aprile

 

Ebbene sì…. abbiamo abbandonato la pozza.

I motivi di questo abbandono sono molteplici.
Il primo, in assoluto, era la continua perdita di acqua. Malgrado le  continue riparazioni al telo (che qualcuno aveva bucato), il nostro piccolo stagno non è mai riuscito a raggiungere un volume di acqua sufficiente.Considerando poi, che nei primi  tre mesi dell’ anno  è caduta tanta acqua quasi  quanto quella dell’ intero scorso anno, abbiamo maturato la convinzione che il telo non poteva più compiere la propria azione ed abbiamo, quindi, deciso di eliminarlo.
Un altro motivo è che la pozza era diventata un po’ troppo frequentata da personaggi che, nei dintorni del laghetto, avevano piazzato panchine e trespoli improvvisati….tanto per farsi una fumatina e consumare un veloce pic-nic…..Qualcuno  aveva persino gettato delle monetine nell’acqua… come fanno i turisti nella fontana di Trevi…..

Ora abbiamo  deciso di abbandonarla per un po’ e lasciare che siepi e nuove arbusti (da noi piantati) nascondano il luogo  e lo rendano meno frequentato…. per potere, un domani, rinnovare il progetto  della nostra piccola zona umida.

 

 

 

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aprile

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Novembre 2013 – Sembrava finita…

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settembre

Riprendiamo ad aggionare la situazione della nostra pozza dopo tre mesi di silenzio.

Purtroppo, malgrado le ripetute riparazioni ai buchi nel telo, proseguono le  perdite di acqua e, nonostante le abbondanti pioggie del mese di novembre, l’invaso non  si riesce a riempire.

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novembre

A questo punto, dovremo rimandare alla prossima primavera la soluzione del problema : sovrapposizione di un altro telo per garantirne l’impermeabilità.

Una nota positiva  si può segnalare : mentre sistemavamo le sponde, sotto il telo, tra le nocciole rosicchiate dalle  arvicole, abbiamo scoperto la tana di un rospo smeraldino…

un segnale, per noi, della bontà del nostro intervento a favore della piccola fauna.

smeraldino

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Finalmente abbiamo la conferma che oltre agli insetti ,anche gli anfibi hanno cominciato a frequentare la pozza.

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Con nostra sorpresa, una trentina di uova di rospo comune (bufo bufo) si sono trasformate in girini.

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Purtroppo, non sono sopravvisuti….dopo solo due settimane, non vi è più stata alcuna traccia….prede facili dei numerosi insetti acquatici e ninfe di libellula presenti nella pozza.

Una femmina di rospo comune depone fino a 10.000 uova, da cui nasceranno centinaia di girini che trascorreranno in acqua    il periodo della metamorfosi (2-3 mesi). Solamente 2 o 3 di loro diventeranno rospi adulti .
Nel nostro caso, la quantità di uova non era così alta e le probabilità di soppravivenza dei girini, di conseguenza, erano calate notevolmente.

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Ottobre e novembre, statisticamente, sono i mesi più piovosi dell’anno in Lombardia…così, finalmente, il livello del nostro stagno si è alzato…arrivando quasi completamente al riempimento.

Il mese di ottobre è stato interessato da lavori di ampliamento: abbiamo, infatti, approffitato della scarsa presenza di acqua per scavare sotto il telo e aumentare la profondità della parte destra, sistemare i bordi e chiudere i buchi in prossimità del telo, dove un piccolo roditore aveva costruito la sua tana.

Le abbondanti piogge degli ultimi due mesi  (circa 100mm) hanno succesivamente  riempito la pozza, attirando di nuovo gli insetti acquatici che si erano allontanati: nottonette, libellule, damigelle e gerridi hanno così ripreso a frequentare lo stagno.

Purtroppo, anche altri animali hanno ripreso a frequentare la pozza: con l’apertura della caccia, infatti, più di un cacciatore si aggira nei dintorni alla ricerca di prede.

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Le pioggie del mese di maggio hanno finalmente riempito la pozza.
Nel frattempo, con la  sistemazione dei bordi e lo spostamento della terra in eccesso, abbiamo portato a termine i lavori. Ora la superficie è di circa 15 m² ed ecco come si presenta…

L’eccesso d’ acqua piovana (con elevata acidità)  ha ridotto momentaneamente la presenza di insetti acquatici. Viceversa, sono aumentate  le piante acquatiche.

Ninfee

Lenticchie d’acqua

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Terminati i lavori principali,le abbondanti pioggie del mese di aprile hanno finalmente cominciato a riempire la pozza.

Ed ecco come si presenta ora.

All’interno la colonizzazione spontanea della pozza da parte degli insetti acquatici ha ripreso vigore,e nelle acque per ora limpide si osservano con facilità,notonette,larve di libellule, damigelle e zanzare,physae (lumachine d’acqua) e i gerridi scivolano veloci sulla sua superficie.

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Rimane un mistero la drastica diminuzione del livello dell’acqua (ora rimangono solo pochi cm) : non sembrano esserci buchi nel telo e, quindi, le cause sono molto probabilmente da ricondursi  alla capillarità dei teli di juta (ora eliminati) che dai bordi pescano nell’acqua ed al caldo insolito dell’ultima settimana di marzo.

Approfittitamo della mancanza di acqua per riprendere i lavori interrotti lo scorso autunno e scaviamo 30 cm in profondità per 150 cm lungo il  lato destro della pozza, raddoppiandone così la superficie.

Dopo aver terminato lo scavo, incolliamo il nuovo pezzo di telo (una striscia da 1,5mt x 6 mt)  e ne rimodelliamo i bordi. Ora non ci resta che attendere la pioggia…una volta riempito, lo potremo assestare definitivamente.

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In pochi giorni ,con il rialzo improvviso delle temperature si è passati da questa situazione,

allo scioglimento completo del ghiaccio.

Con una sorpresa: un pesce gatto morto galleggiava sulla superficie,probabilmente non è sopravvissuto alle basse temperature invernali, anche se è un animale molto resistente che sopravvivere in ambienti fortemente inquinati,oppure poco ossigenati come la nostra pozza. Chissà chi lo ha introdotto nella pozza…

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